GLI AFFRESCHI AI TRANSETTI
Nel 1942 fu
affidato al pittore Carlo Cocquio il primo incarico di affrescare con quattro
episodi della vita di Gesù gli spazi alti dei transetti. Vennero pertanto
scelti quattro momenti particolari tratti dal Vangelo: la nascita a Betlemme, il
discorso della montagna, l’ elezione di Pietro a capo della Chiesa e la
deposizione dalla Croce.
Nell’affresco della Natività l’espressione
dolcemente materna di Maria, l’estasiata ammirazione di Giuseppe . l’umile e
semplice offerta di doni dei pastori, vengono irradiati dalla luminosa immagine
del piccolo nato Figlio di Dio. L’Angelo/stella annuncia al mondo avvolto dalle
tenebre e dal freddo delle notti betlemite il grande annuncio che a noi è nato
il Salvatore.
Il
discorso della montagna riassume il programma della dottrina
del Verbo: la nuova scelta di valori fondamentali per un cammino verso il
Regno. Il popolo d’ogni età e condizione attornia il Messia e Lo ascolta con
attenzione. Una Parola che giunge sino a
noi che ammiriamo Gesù, a mano alzata, che pronuncia il suo messaggio: “Beati”
Gesù affida la nascente Chiesa a Pietro,
fondandola sulla roccia: “Tu sei Pietro e su questa pietra fondo la mia Chiesa”.
Gli Apostoli assistono al grande evento in cui Cielo e terra si toccano per la
continuità della Buona Novella di salvezza per il nuovo popolo di santi.
All’estrema sinistra un Giuda (senza aureola) stringe tra le mani il prezzo del tradimento, ponendosi fuori da quella Chiesa che Gesù sta consegnando a Pietro.
Un’atmosfera di dignitoso dolore soffonde la scena
della deposizione: gli sguardi fissi su quel Corpo martoriato ed
inerte, abbandonato in mani pietose ed amiche. Maria accenna ad un’ultima
materna carezza al suo Figlio, la Maddalena ad un delicato quanto significativo gesto di affetto,
Giovanni ad un moto di pietà. Ma quelle membra dal pallore marmoreo della morte
quanta vita sprizzeranno dall’incavo oscuro e roccioso del sepolcro di Giuseppe
d’Arimatea.
Quattro affreschi che sintetizzano la vita del
Messia, dalla nascita alla proclamazione della Buona Novella, dalla fondazione
della Chiesa alla definitiva chiusura della vicenda umana del Messia, preludio
alla gloriosa resurrezione. Un micro vangelo che ci richiama alle verità di
fede che ci fanno un testimoniante “popolo di Dio”.
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