50° ANNIVERSARIO DI SACERDOZIO DI DON MARCO
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lunedì 16 giugno 2025
domenica 8 giugno 2025
1975 - 2025 50° ANNIVERSARIO ORDINAZIONE SACERDOTALE DI DON EDY
1975
– 2025 50° ANNIVERSARIO ORDINAZIONE
SACERDOTALE
DI
DON EDY CREMONESI
L’immaginetta scelta dal Don Edy, per
ricordare questo suo importante anniversario di Ordinazione Sacerdotale,
presenta l’abbraccio del Padre Misericordioso per il ritorno del figliol
prodigo (particolare del famoso quadro di Rembrandt) dove la mano sinistra è
forte e muscolosa per sorreggere mentre la destra è delicata e tenera per
accarezzare. Sul retro la citazione dal vangelo di Giovanni 13, 34:
“Vi do un comandamento
nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi.”
Quelle
che seguono sono le parole pronunciate dal Parroco durante l’omelia della Santa
Messa delle ore 18,30 del 7 giugno 2025:
“Con
grande gioia e cuore grato ricordo i cinquant’anni della mia ordinazione
sacerdotale avvenuta per mano del Card. Giovanni Colombo il 7 giugno 1975. Il
giorno seguente, 8 giugno, ho celebrato la prima Santa Messa nella Chiesa
Parrocchiale del mio paese natale, Vaprio d’Adda.
Come
sacerdote ho vissuto la mia prima esperienza pastorale da coadiutore nella
parrocchia di Santo Stefano in Sesto San Giovanni. Sono stati giorni unici ed
entusiasmanti, un’esperienza che mi ha segnato profondamente per sempre.
Ho
trascorso, dopo una parentesi in Inghilterra, quasi 15 anni in Zambia. L’incontro
con la cultura africana mi ha aiutato a leggere in modo diverso e più profondo
il Vangelo, in particolare a voler incontrare e vedere nei poveri il Signore
Gesù Cristo. Mi hanno guidato le parole del capitolo 25 del Vangelo di Matteo “Avevo
fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, nudo e mi
avete vestito…”.
Dopo
lo Zambia, altri 15 anni in un’altra periferia, Quarto Oggiaro. Anche lì il
Signore mi ha guidato e sostenuto. Ho incontrato, al di là di tanti luoghi
comuni, la bellezza di una comunità calda, fraterna e generosa. Anche lì anni
belli ed intensi.
Poi
Santa Giustina, dove sento che il Signore mi ha concesso la grazia della
maturità sacerdotale. Santa Giustina è diventata la mia casa, ho incontrato
giovani e adulti, ho accompagnato al matrimonio cristiano e al battesimo. Ho
consolato quanti erano nel pianto per la morte di una persona cara.
Nel
mio ministero pastorale ho sempre cercato di mettere in pratica quanto il Card.
Giovanni Colombo mi aveva detto prima dell’ordinazione sacerdotale: “Ricordati che sei chiamato ad agire IN
PERSONA CHRISTI, a parlare con le parole di Cristo, ad amare con il suo cuore,
a vedere il mondo con i suoi occhi”. Così ho cercato di essere e di fare,
nonostante le mie debolezze.
In
Santa Giustina mi sono sentito amato ed ho sperimentato amicizie vere e
sincere, fondate su relazioni forti ed autentiche.
Ringrazio
il Signore per tutti i doni che mi ha concesso in questi cinquant’anni.
Un
grazie particolare a mia madre che mi ha educato alla fede, quella fede che mi
ha fatto vivere con gioia gli anni di sacerdozio.
Un
grazie particolare a mio padre. Potrei dire che la sua vera religione era il
lavoro ed a questo sono stato educato, sin da piccolo, sostenuto poi quando ho
studiato San Paolo dalle sue parole “Chi
non lavora neppure mangi”.
Un
grazie alle mie sorelle, Angela in particolare che da trent’anni condivide in
tutto la mia esistenza.
Quando
ripendo a questo anniversario mi dico che nella vita non avrei potuto fare
altro che il prete.
Per
finire, un grazie a voi, a tutta la Comunità di Santa Giustina che mi ha amato
come un padre ed un fratello.
Don
Edy
domenica 1 giugno 2025
lunedì 26 maggio 2025
giovedì 22 maggio 2025
ORATORIO ESTIVO: RICHIESTA DI ENTRATA POSTICIPATA O USCITA ANTICIPATA
MODULO RICHIESTO PER MODIFICA ORARIO ENTRATA O USCITA
SCARICABILE AL SEGUENTE LINK:
ORATORIO ESTIVO 2025
lunedì 14 aprile 2025
giovedì 27 marzo 2025
giovedì 20 marzo 2025
lunedì 17 marzo 2025
18 MARZO 2025: A MEZZOGIORNO CAMPANE A LUTTO
18 MARZO 2025: A MEZZOGIORNO CAMPANE A LUTTO
Dai Vescovi lombardi: il 18
marzo campane a lutto in tutte le chiese per ricordare le vittime del Covid
Queste le loro parole: “Preghiamo e
invitiamo a pregare perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la
sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia: la solidarietà
necessaria, la vigilanza attenta, la speranza invincibile che nasce dalla fede
nel Risorto”.
Non allarmiamoci quindi per il suono delle campane a
lutto ma fermiamoci un attimo in preghiera.